CHI SIAMO

DeltArte –
Il Delta della Creatività

La grande arte riprende da dove finisce la natura.
(Marc Chagall)

Questa frase avrà sicuramente ispirato la nostra curatrice Melania Ruggini nella gestazione del nostro festival. E’ la primavera del 2012 quando il suo sogno nel cassetto inizia a prendere forma.
Ci chiamiamo “DeltArte” perché muoviamo i primi passi nel Delta del Po, una terra ricca di suggestioni storiche, letterarie e di peculiarità paesaggistiche, con numerose potenzialità.

È inutile cercare sulla carta geografica le località no­minate… L’esattezza geografica non è che una illusione. Il delta padano, per esempio, non esiste. Lo stesso dicasi, a maggior ragione, per Scano Boa. Io lo so, ci sono vissuto.
Gian Antonio Cibotto – Scano Boa

Luoghi che vivono di contrasti, ospitando da un lato panorami mozzafiato e dall’altro periferie anonime, omologate, decadenti.
Quando siamo nati il termine street art non aveva certo assunto il significato di oggi; piuttosto era visto ancora come qualcosa di “illegale”, “deturpante”, “vandalico”. Ne abbiamo fatta di strada…

I graffiti sono stati utilizzati per dare inizio a rivoluzioni, fermare le guerre, e in generale sono la voce delle persone che non sono ascoltate.” Banksy

Fin dal principio della nostra appassionata storia, operiamo nelle periferie urbane e ci rivolgiamo alle comunità locali attraverso messaggi diretti, stimolanti, inclusivi, familiari, attuali, al fine di promuovere il valore sociale dell’arte pubblica.
Un’arte democratica, alla portata di tutti e che parla a tutti, con il linguaggio tipico della parlata popolare. Immagini che si sedimentano nella quotidianità del patrimonio urbano e prendono parte alla cultura visiva di un’intera comunità.
Per entrare ancora più in empatia con le persone e sensibilizzarle al nostro slang lavoriamo in particolare con le scuole di ogni ordine e grado; nasce il format “Artisti per un giorno” in cui gli artisti diventano proprio gli alunni.

“Dipingere graffiti è il modo più onesto di essere un artista. Banksy

Dal nostro territorio lanciamo il primo esperimento di rigenerazione urbana consapevoli della varietà e della ricchezza e degli spunti di riflessione che il contesto offre agli artisti.
Prendersi cura del proprio quartiere significa anche proporre un nuovo modello di società: la società della cura.

Il nostro
museo diffuso
di arte urbana

Dal Delta del Po, dove siamo partiti, il nostro festival abbraccia le province di Rovigo, Padova, Treviso e Ferrara.
Le numerose opere d’arte urbana, create dai nostri artisti di fama nazionale e internazionale, hanno contribuito a creare in questi anni un vero e proprio museo diffuso a cielo aperto da vivere tutto l’anno, che attualmente comprende più di 100 murales.
Secondo questa metodologia, l’arte contemporanea può uscire dai propri confini, i tradizionali luoghi deputati alla fruizione, inserendosi in un territorio più ampio, dai confini fluidi e in continuo divenire.
Nemmeno la pandemia del 2020 ci ha fermati: il nostro museo diffuso continua ad espandersi e a realizzare nuovi racconti, grazie alla complicità di comuni, istituzioni, enti, fondazioni, scuole, associazioni e soprattutto cittadini.

I numeri del festival

50.000
spettatori

400
laboratori
didattici

500
eventi

oltre 120
artisti
coinvolti

+100
collaborazioni
con enti e istituzioni

110
murales
realizzati

4
Province coinvolte
PD, RO, FE, TV

40
comuni
coinvolti

200
mostre e istallazioni artistiche

30
sedi
espositive

10
workshop di architettura e fotografia

Festival Partners